È la prevenzione la vera arma per stare bene e in salute, salvaguardare l’insorgere di patologie più o meno gravi e prepararsi quanto prima possibile. Nella maggior parte dei casi però si tende a sottoporsi alle visite nel momento in cui insorge il problema: ma perché è importante fare un check up completo ogni anno dopo i 30 anni? Scopriamolo insieme.
Che cos’è un check up?
La prevenzione è molto importante ma si tende sempre ad attendere l’emergere del problema. Quando si parla di check up ci si riferisce ad un controllo del medico totale osservando il proprio stato di salute e possibili patologie.
Si parte sempre dal fatto di quanto sia importante osservare una vita sana, con alimentazione equilibrata e il giusto movimento: ma non sempre è possibile. Per questo motivo – e non solo – il medico professionista sarà in grado di modificare alcuni vizi del proprio stile di vita attraverso esami di approfondimento specifici.
In un soggetto senza alcuna patologia è bene svolgere degli esami di routine, come quelli del sangue – feci e urine almeno una volta all’anno. Per i pazienti che, invece, possiedono anche delle patologie allora è necessario un controllo approfondito una o due volte l’anno. Il check up deve essere visto come un approccio alla prevenzione: sono tantissime infatti le campagne di sensibilizzazione che vengono svolte per portare più individui possibili alla prevenzione stessa.
Se il check up viene considerato solo quando si ha qualche dubbio o fastidio, per renderlo efficacie il medico curante può personalizzarlo. Questo è un dettaglio fondamentale partendo da una storia clinica di tutta la famiglia, abitudini e stili di vita personali così da ottenere un quadro clinico completo.
Perché fare un check up completo dopo i 30 anni?
Il check up completo dovrebbe diventare obbligatorio dai 50 anni in poi, ma è consigliato a partire dai 30 anni. Perché? Una volta compiuti 30 anni il corpo cambia, così come le abitudini e il proprio metabolismo.
Un corpo giovane reagisce a fastidi e patologie in maniera aggressiva, veloce e pratica: dopo i 30 anni si ha un cambiamento generale e un approccio alle varie situazioni completamente differente. Non è tanto una questione di abitudini ma di come risponde il corpo e i suoi organi/pelle.
Gli esami di routine da considerare sono i seguenti:
- Esami del sangue completi che rilevano indici importanti legati al colesterolo, glicemia, diabete e tutti elementi che possono portare al rischio di infarto e/o ictus
- Esami di feci e urine che sono fondamentali per controllare il funzionamento dell’intestino e del metabolismo. Ottimali anche per verificare possibili infezioni ai reni
- Misurazione della pressione verificando una possibile ipertensione
- Triansaminasi per ottenere il quadro completo in merito alla salute del fegato
- Tiroide con un controllo completo
- Elettrocardiogramma per verificare il funzionamento del cuore.
In alcuni casi il medico di fiducia potrebbe valutare l’aggiunta dell’ecodoppler, ottimale per esaminare arterie carotidi e possibili malattie vascolari. Non solo, infatti si potrebbe valutare anche l’esame audiometrico, una visita oculistica per la pressione oculare e una ecografia completa all’addome.
Tra i tanti esami, lo specialista potrebbe prendere in considerazione anche una visita alla schiena. Questi sono importanti per prevenire comportamenti dannosi che riguardano postura e colonna vertebrale. La postura errata negli anni porta ad alcuni fastidi e patologie da considerare immediatamente.
Prevenzione oncologica
Una piccola parentesi in merito ai controlli di prevenzione oncologica che possono essere richiesti dopo i 30 anni. Per le donne è fondamentale svolgere una visita ginecologica una volta all’anno con esecuzione di Pap Test – visita al seno e mammografia.
Per gli uomini è richiesto l’esame per l’apparato prostatico specifico, visita urologica. In entrambi è ottimale anche l’esame del colon retto.