L’apparecchio ai denti è uno strumento che oggi viene utilizzato da bambini e adulti per mettere a posto i denti e il palato. Una prassi corretta è svolgere un controllo durante la fase di sviluppo delle ossa (6-15 anni), così da lavorare sulla zona di interesse per tempo.
Ma in tantissimi casi si può avere necessità in fase adulta, considerando il movimento dei denti dai 35 anni in poi. Ma allora quando è realmente necessario? Ecco tutto quello che bisogna sapere.
Quando è necessario mettere l’apparecchio ai denti?
L’apparecchio ai denti è uno strumento che permette, con il tempo, di riallineare i denti dell’arcata superiore e di quella inferiore. L’ortodonzia si occupa di curare le malocclusioni che si formano durante lo sviluppo e la crescita. Ma quando è necessario mettere l’apparecchio ai denti:
- Progenismo mandibolare quando la mandibola tende a sporgere rispetto alla mascella. Causa dolori e difficoltà di masticazione tanto che nel tempo potrebbero emergere dei gravi problemi che si possono mettere a posto solo con un apparecchio.
- Crossbite che si manifesta quando – a bocca chiusa – i denti dell’arcata inferiore sono esterni rispetto a quelli dell’arcata superiore. Una situazione che condiziona la funzione masticatoria obbligando i muscoli ad agire in maniera innaturale assumendo anche una postura non corretta.
- Morso Aperto quando gli incisivi dell’arcata superiore non entrano in contatto con quelli dell’arcata inferiore se a bocca chiusa: si nota proprio una fessura particolare tra le due arcate. Questa manifestazione è tipica a seguito di abitudini non consone adottate dai bambini come succhiare il dito, usare il ciuccio continuamente e oltre i tre anni creando questa interposizione. Ma non è tutto, il morso aperto crea anche la respirazione orale portando il soggetto interessato alla respirazione con la bocca e non con il naso.
- Morso profondo da valutare sempre a bocca chiusa. In questo caso si notano i denti dell’arcata superiore che coprono quelli dell’arcata inferiore. Di norma si può percepire un problema di pronuncia, nella masticazione e nella respirazione. In alcuni casi si potrebbe manifestare anche un danneggiamento a palato e gengive – causando non pochi problemi.
- Overjet che si manifesta nel momento in cui il margine incisale ha una distanza maggiore che va dagli incisivi superiori a quelli inferiori. Cosa vuol dire? Gli incisivi superiori sono sporgenti ed esposti a fratture in caso di traumi più o meno importanti.
Quali sono le tipologie di apparecchio per i denti?
Oggi la scienza e gli studi in merito gli apparecchi dentali hanno portato ad una innovazione di alta qualità. Naturalmente sarà sempre il professionista del settore a determinare quale tipologia di apparecchio adottare e per quando tempo andrà portato.
Il dispositivo più noto per intervenire sui rapporti scheletrici tra le arcate dentarie sono quelli ortopedico-funzionali fissi oppure mobili. L’espansore del palato viene addizionato all’apparecchio nel momento in cui si ha un palato stretto da adeguare e allargare.
Il presidio di cui sopra si utilizza su pazienti piccoli e adulti, adattando il palato per poi ottenere l’allineamento dentario grazie all’apparecchio.
L’apparecchio – come accennato – è fisso quando c’è la presenza dei brackets con fili che esercitano forze e sollecitazioni in grado di spostare i denti. Il tutto avviene in maniera controllata e predicibile. Ci sono anche delle soluzioni mobili ovvero mascherine trasparenti, come l’Invisalign: una metodica che si avvale di una mascherina che si crea su misura, garantendo un ottimo risultato e anche una resa estetica perfetta.
In ogni caso, come già evidenziato, sarà il professionista del settore a decidere quale sia la soluzione più adatta alle proprie esigenze previa diagnosi, controllo della panoramica e studio del caso.
Contenzione e mantenimento
Per completezza di informazioni, nel momento in cui il trattamento con l’apparecchio dentale termina sarà doveroso utilizzare un dispositivo di contenzione così da mantenere il risultato ottenuto. I tessuti molli dei denti possiedono una memoria storica e questa porta ad ricercare sempre la posizione di partenza. Il dispositivo di contenimento – mascherina – dovrà essere posizionato durante la notte in maniera continuativa così da non perdere il livello raggiunto.
Trattamento ortodontico tra adulti e bambini: le differenze
I trattamenti ortodontici si svolgono sui bambini così come sugli adulti. Sui bambini e adolescenti si interviene sulla crescita ossea, mentre sugli adulti l’approccio deve essere differente.
In età adulta il trattamento richiede spesso una durata maggiore, anche se è da valutare la situazione iniziale del paziente per avere una tempistica di massima. I presidi corretti possono dare degli ottimi risultati anche sugli adulti, l’importante è avvalersi di professionisti competenti e capaci.